Mi oppongo ma non litigo
Il mio rap in stereo è monolitico
Controllo il crollo del sistema
Finché resta in bilico
Un equilibrio non è tale quando è critico,
E' un equivoco, un qui pro quo
Sproloqui in pubblico
Rispondo con silenzio pudico
Mind The gap, il ratto è sudicio
Ma lucido, e più ci do
E più mi vedo acido, intravedo il magico
Il freddo dentro porta incastri metrici
Mentre il caldo fuori è frutto dei disastri termici
Troppi strappi igienici
C'è merda dietro vetri osceni di certi palcoscenici
In séparé lontano dal sipario
Il sapere dissipa energie e accumula il divario
Mi rispecchio in uno spettro
Frequento le frequenze che mi partono dal petto
Lancio metriche e bilancio decibel
Le mie giornate imprigionate, giornate impaginate
Prometto che ve le proietto, quando rappo immaginate
Sono poeta metrico, solo e melodrammatico
Eremita ermetico, abbandono il cinema del circolo
Sangue freddo in ricircolo
Circolo sul lastrico
Tipo al circolo polare artico
Mi sento come scoglio per il mare
Mi consumo e non mi faccio trasportare
Da 'ste correnti sterili
Tra i documenti metrici dei miei momenti isterici
Ricerco me medesimo e non mi immedesimo
Da mesi o forse anni a questa parte
Il mio divano è un pensiero e mi ci accomodo in disparte
Col monologo che parte
Tu siedi pure accanto e dimmi cosa vuoi sapere
Diamoci del tu, ho un flow che offre da bere
La poetica nei versi fa cantare come il vino se lo versi
Vedersi con occhi diversi e senso di intangibile
Non tocco mai ogni qual volta nuoto
In un mare di pensieri con le pagine che vanno a fuoco