(A . Riccardi L . Imprudente)
Prodotto da: Luchè
Contrabbasso, campanelli, tromba: Carlo Avitabile
Rit. (x2) :
Voglio girare il mondo
/
Con i piedi? O con le tue parole?/
Vedere, chi muore per me
/
Lo sai, ognuno si guarda il suo
Ntò :
Dimmi che posso fare, se ho gli occhi in fronte/ collegati con la lingua che non
offende la mente pronta/ sostanzialmente mi racconto e racconto, crudo per natura/
sotto la luce della luna è giorno al buio/ dedico le note a facce sconosciute/ dipingendo
la vita da dentro i mattoni la vita non si spegne, si aspetta la morte vestiti/ il pugno di
ferro nel guanto di velluto/ per ogni minuto un altro pover' uomo si è venduto/ e non
comincia e non finisce niente/ i pezzi grossi nei roadster, i pezzi nostri nello stereo/ roba
vera, rap serio manteniamo/ chi non se ne accorge, chi davvero si vuole far coinvolgere/ e arriva anche la rima per i ridicoli/ non chiuderle nello studio le critiche, non sei il tipo con i grilletti e calze di lycra/ dovresti cercare amicizia da Co'Sang/ posate collane e cappelli, in strada non vi conoscono/ il bene vince dopo il sacrificio/ difficile, è poco il tempo per capirlo, andando dietro al successo/ coccodrillo, cincillà, case di proprietà
Pacha de Cartier, vacanze a Sharm/ padroni del quartiere danno esempio/ in un mese trenta esequie, requiem senza tregua/ e tutto il pianeta muore per le monete/ pezzenti e nobili, lo stesso obiettivo: col doppio petto oppure l'UZI è così, perciò io
.
Luchè :
Questa va a chi parla di strada e non ha mai visto le strisce bianche riempire la stanza d'ansia/Vent'anni sono già abbastanza/ versalo questo champagne e dopo pesalo/ vedi
bene se ha lo spessore di un uomo di cuore/ le frasi povere non fanno rumore/ io caccio
il fuoco/ l'oro è poco per queste mani piene di rancore/ed in questo bicchiere liquore, in quest'altro succo a pera per aggiustare la bocca/un altro sorso e crollo/ questo sono io/ Bestemmiando le nuvole che nascondono Dio/ solitudine emozionami e fammi stare fuori da questo mondo/dove l'amore è una corsa a chi fugge/ più forte di quella per i soldi e non lo sopporto/ glielo vedo negli occhi a questi codardi/ non salutano se non li picchi a sangue/ va piano il cuore, sto a terra, sto morendo ma non mi arrendo ancora/ va piano il cuore, sto a terra, sto morendo e non mi arrendo/ vivendo dove la quotidianità divora la gente/ ora tiro fuori il ferro e me li faccio, ma che m'importa?/ nessuno muore per me/ e lo so bene, per questo scrivo rap indipendente/ e nel frattempo ti tieni la donna che meriti, stronzo/
Mentre io penso all'influenza che voglio dare al mondo/e appunto, Co'Sang, viviamo per strada e sfondiamo tutte le volte che reppiamo e lo sanno/