GASTONE E MATTADORI
Di Madride noi siam mattadori,
Siamo i prodi del circo de' tori,
Testé giunti a godere del chiasso
Che a Parigi si fa pel bue grasso;
E una storia, se udire vorrete,
Quali amanti noi siamo saprete.
GLI ALTRI
Sì, sì, bravi: narrate, narrate:
Con piacere l'udremo
GASTONE E MATTADORI
Ascoltate.
È Piquillo un bel gagliardo
Biscaglino mattador:
Forte il braccio, fiero il guardo,
Delle giostre egli è signor.
D'andalusa giovinetta
Follemente innamorò;
Ma la bella ritrosetta
Così al giovane parlò:
Cinque tori in un sol giorno
Vò vederti ad atterrar;
E, se vinci, al tuo ritorno
Mano e cor ti vò donar.
Sì, gli disse, e il mattadore,
Alle giostre mosse il pie';
Cinque tori, vincitore
Sull'arena egli stendé.
GLI ALTRI
Bravo, bravo il mattadore,
Ben gagliardo si mostrò
Se alla giovane l'amore
In tal guisa egli provò.
GASTONE E MATTADORI
Poi, tra plausi, ritornato
Alla bella del suo cor,
Colse il premio desiato
Tra le braccia dell'amor.
GLI ALTRI
Con tai prove i mattadori
San le belle conquistar!
GASTONE E MATTADORI
Ma qui son più miti i cori;
A noi basta folleggiar
TUTTI
Sì, sì, allegri... Or pria tentiamo
Della sorte il vario umor;
La palestra dischiudiamo
Agli audaci giuocator.