I nostri suoni, i nostri spartiti
Teo, Saro, White Widow
Questo suono parla al cuore di chi sà ascoltarlo
C'è chi lo ammazza e chi lo infama per un pranzo o per la fama
C'è chi parla di strada e non la mai vista
C'è chi non gli importa nada di chi c'è in pista
C'è chi parla senza dire, chi non mi sta a sentire
E ci sarà pure qualcuno che mi vorrà zittire
Su questi spartiti puoi trovarci di tutto
L'onesto, l'infame e pure il farabutto
Frà, mi ci butto, questo è il mio turno
Ma non t'assicuro che resterò puro
Non lo so che farei davanti a un contratto
Se venderei il culo o direi succhiami il ca..poooow!
Ma questo è uno sfogo e questo è l'unico fatto
Se mi vedi strafatto è perchè non sono soddisfatto
Di queste linee dritte che sembrano infinite
Di queste linee fitte che non sono finite
Infinite note come la sorte nelle vite
Infinite parole come storie di grafite
Tra rumori e composizioni, passi accompagnati da suoni
Spartiti di vita, sogni e ambizioni
Tra le ruote bastoni
Ma sto in equilibrio su problemi ai quali penso non ci siano soluzioni
Un continuo trip col beat come cuore un micro come spada
Dritto per la mia strada
Il battito mi scalda quando i passi sono stanchi mi alza
Di nuovo in bilico su un'assonanza
Tra i rullanti, costanti dubbi, errori troppi
Intoppi di progetti che sembravano perfetti
Spenti i miei sogni tendo le braccia
Troppi bisogni e la gente mi ride in faccia
Mi tuffo su una traccia rischiando il culo tra le dissonanze, d'una vita baldracca
Ma questo è lo spartito lo affronto disinibito
Me la rido e sto deciso, mi rovino e stordito
Ti confido che da quando son partito lo rimo
Così me lo godo prima che sia finito ah!