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Costellazioni Di Kebab Video (MV)




Performed By: Anastasio
Length: 3:09
Written by: Marco Anastasio




Anastasio - Costellazioni Di Kebab Lyrics
Official




Seduto al divanetto rifletto
Ma che cazzo esisto a fare e guarda quella come muove il culo
Ne avessi uno così magari saprei ballare
Magari c'avrei qualcosa da mostrare a qualcuno
Invece di starmene seduto qua a prendermela a male
Fingendo di pensare chissà a cosa di geniale
Il fatto è che non so ballare, mi manca la stamina
E i grammi non mi tolgono i diaframmi dall'anima
E guarda come muove il culo quella stronza
Ci proverei, non ho il coraggio della sbronza
E poi per dirle cosa?
Che il volume è così alto
Che non si capisce un cazzo manco se m'impegno
Stare lì a ballare come un legno, un fantoccio
Il solito belloccio mo si ruba la mia fata
E la farcisce a mo' di orata al cartoccio
Finisce la serata archiviata e dimenticata
Quindi mi appoggio a un corrimano coi pensieri in contromano
E con lo sbrocco che mi sale piano
Due dita in gola come le modelle
Mi piego e vomito un cielo di stelle

Sul tappetino che dice welcome
Vomito rosso
E posso intravedere costellazioni di kebab
E nebulose di pastiere sul tappetino che dice welcome
Vomito rosso
E posso intravedere costellazioni di kebab
E nebulose di pastiere

È certo che la stronza il culo lo sapeva muovere
E chissà quanti ne faceva rodere
Ma non lo sai che non mi do pace
Fin quando non saprai di cosa son capace
So fare i cerchietti di fumo e ho smesso di fumare
So suonare la chitarra ma non frega a nessuno
Che nel mio gruppo la suonano tutti
La suonano i brutti per rimorchiare
E i belli per strafare
Vabbe' non sono niente di speciale
Però rappo, ecco questo lo so fare
E in generale parlare mi riesce facile
Ma solo con chi sa che sono fragile
E non ho nulla più da dimostrare
E nel momento del bisogno mi blocco
Una funzione di troppo
E le mie maschere si guastano in blocco
Tu rifiutami un bacio così mi metti a mio agio
Io ci sguazzo nel ruolo del rifiutato
E fai cadere una decina di maschere al pavimento
Le altre dieci me le tengo è questione di un momento
Il giorno che mi guardi dentro, fai piano
Magari ti innamori ma io sarò già lontano chilometri

Sul tappetino che dice welcome
Vomito rosso
E posso intravedere costellazioni di kebab
E nebulose di pastiere
Sul tappetino che dice welcome
Vomito rosso
E posso intravedere costellazioni di kebab
E nebulose di pastiere
Sul tappetino che dice welcome
Vomito rosso
E posso intravedere costellazioni di kebab
E nebulose di pastiere
Sul tappetino che dice welcome
Vomito rosso
E posso intravedere costellazioni di kebab
E nebulose di pastiere
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Seduto al divanetto rifletto
Ma che cazzo esisto a fare e guarda quella come muove il culo
Ne avessi uno così magari saprei ballare
Magari c'avrei qualcosa da mostrare a qualcuno
Invece di starmene seduto qua a prendermela a male
Fingendo di pensare chissà a cosa di geniale
Il fatto è che non so ballare, mi manca la stamina
E i grammi non mi tolgono i diaframmi dall'anima
E guarda come muove il culo quella stronza
Ci proverei, non ho il coraggio della sbronza
E poi per dirle cosa?
Che il volume è così alto
Che non si capisce un cazzo manco se m'impegno
Stare lì a ballare come un legno, un fantoccio
Il solito belloccio mo si ruba la mia fata
E la farcisce a mo' di orata al cartoccio
Finisce la serata archiviata e dimenticata
Quindi mi appoggio a un corrimano coi pensieri in contromano
E con lo sbrocco che mi sale piano
Due dita in gola come le modelle
Mi piego e vomito un cielo di stelle

Sul tappetino che dice welcome
Vomito rosso
E posso intravedere costellazioni di kebab
E nebulose di pastiere sul tappetino che dice welcome
Vomito rosso
E posso intravedere costellazioni di kebab
E nebulose di pastiere

È certo che la stronza il culo lo sapeva muovere
E chissà quanti ne faceva rodere
Ma non lo sai che non mi do pace
Fin quando non saprai di cosa son capace
So fare i cerchietti di fumo e ho smesso di fumare
So suonare la chitarra ma non frega a nessuno
Che nel mio gruppo la suonano tutti
La suonano i brutti per rimorchiare
E i belli per strafare
Vabbe' non sono niente di speciale
Però rappo, ecco questo lo so fare
E in generale parlare mi riesce facile
Ma solo con chi sa che sono fragile
E non ho nulla più da dimostrare
E nel momento del bisogno mi blocco
Una funzione di troppo
E le mie maschere si guastano in blocco
Tu rifiutami un bacio così mi metti a mio agio
Io ci sguazzo nel ruolo del rifiutato
E fai cadere una decina di maschere al pavimento
Le altre dieci me le tengo è questione di un momento
Il giorno che mi guardi dentro, fai piano
Magari ti innamori ma io sarò già lontano chilometri

Sul tappetino che dice welcome
Vomito rosso
E posso intravedere costellazioni di kebab
E nebulose di pastiere
Sul tappetino che dice welcome
Vomito rosso
E posso intravedere costellazioni di kebab
E nebulose di pastiere
Sul tappetino che dice welcome
Vomito rosso
E posso intravedere costellazioni di kebab
E nebulose di pastiere
Sul tappetino che dice welcome
Vomito rosso
E posso intravedere costellazioni di kebab
E nebulose di pastiere
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Writer: Marco Anastasio
Copyright: Lyrics © Sony/ATV Music Publishing LLC

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