(F. Berlincioni - G.Belleno)
Ognuno ha un tavolo di situazioni apparecchiate dalla vita
ognuno mangia i suoi momenti buoni ogni speranza grande e ripulita
e beve sempre dalle sue emozioni ognuno vede quello che ha davanti
la pioggia fitta e le schiarite ognuno cresce in mezzo a tutti quanti
a volte è causa delle sue ferite ognuno dice cose inutili e importanti.
Ognuno è figlio di se stesso e non dimentica che è padre
dei giorni duri come un osso di quella cesta di scemate
ognuno disfa e poi ricuce ognuno parla e si traduce
ognuno spende più di tanto ed è padrone poi di niente
ognuno quando è troppo solo si mischia al cuore della gente.
Ognuno ha un numero di confessioni fantasmi stesi sotto il letto
le scottature delle delusioni una certezza chiusa dentro il petto
ognuno ha un tempio di momenti vuoti ognuno sbriciola le sue risate
come pannocchie di frumento ognuno vive notti più agitate
notti di luna diventate argento ognuno aspetta quando arriva la sua estate.
Ognuno scivola sul tempo anche se mette le radici
la vita soffia troppo vento tra i boschi delle sue pendici
ognuno semina promesse che son premesse di una guerra
ognuno cambia il suo destino perchè si illude du cambiarlo
io, come ognuno, stamattina ho aperto gli occhi e comincio il ballo.