Io mi ricordo collette di Natale
Campi di grano ai lati della provinciale
Il tragico Fantozzi, la satira sociale
Oggi cerco Luttazzi e non lo trovo sul canale
Comunque sono un bravo cittadino
Ho aggiornato suonerie del telefonino
E un bicchiere di vino con un panino
Provo felicità se Costanzo fa il trenino
Ho un santino in salotto
Lo prego così vinco all'Enalotto
Ho Gerry Scotti col risotto ma è scotto
Che mi fa diventare milionario come Silvio
Col giornale di Paolo e tanta fede in Emilio
Quest'anno ho avuto fame ma per due settimane
Ho fatto il ricco a Porto Cervo
Che bello
Però ricordo collette di Natale
Campi di grano ora il grano è da buttare
M'importa poco oggi io vado al centro commerciale
E il mio problema è solo dove parcheggiare
Oh-oh-oh, oh-oh-oh
Ma a me non me ne frega tanto
Oh-oh-oh, oh-oh-oh
Io sono un italiano e canto
E datemi Fiorello e Panariello alla TV
Sono l'italiano medio nel blu dipinto di blu
Io sono un bravo cittadino onesto
Bevo al mattino un bel caffè corretto
Dopo cena il limoncello, in vacanza la tequila
La Gazzetta d'inverno e d'estate Novella 2000
Che bella la vita di una stella
Marina o Martina o quella della velina
La mora o la bionda è buona e rotonda
Finché la barca va finché la barca affonda
E intanto sto perdendo sulla patente il punto
E un'auto blu mi sfreccia accanto
Che incanto
Oh-oh-oh, oh-oh-oh
Ma a me non me ne frega tanto
Oh-oh-oh, oh-oh-oh
Io sono un italiano e canto
Non togliermi il pallone e non ti disturbo più
Sono l'italiano medio nel blu dipinto di blu
Ma spero che un sogno così non ritorni mai più
Mi voglio svegliare mai più
Ti voglio fare vedere
Che sono proprio un bravo cittadino
Ho il portafoglio di Valentino
E l'importante è quello che ci metto dentro
Vado con il vento a sinistra a destra
Sabato in centro fino a consumare le suole
Ballo canzoni spagnole così non mi sforzo
A seguire le parole e penso a fare l'amore
Alla villa di Briatore
Alla nonna senza ascensore
Alla donna del calciatore
A qual è il male minore l'onore sua eccellenza
Monsignore, ancora baciamo la mano
Che del miracolo italiano
Oh-oh-oh, oh-oh-oh
Ma a me non me ne frega tanto
Oh-oh-oh, oh-oh-oh
Io sono un italiano e canto
E datemi Fiorello e Panariello alla TV
Sono l'italiano medio nel blu dipinto di blu
Oh-oh-oh, oh-oh-oh
Ma a me non me ne frega tanto
Oh-oh-oh, oh-oh-oh
Io sono un italiano e canto
Non togliermi il pallone e non ti disturbo più
Sono l'italiano medio nel blu dipinto di blu
C'era una volta, e non solo una
Un re che amava così tanto i vestiti nuovi
Che spendeva in essi tutto quello-quello-quello che aveva
Possedeva un abito diverso per ogni ora della giornata
Niente importava per lui
Eccetto i suoi vestiti
Eppure non trovava soddisfazione
Il sarto che era sull'orlo della disperazione
Disse al re di avere inventato un nuovo tessuto
Che cambiava colore e forma ad ogni momento
Ma rivelava anche coloro che erano stolti, ignoranti e stupidi
A loro il tessuto sarebbe stato invisibile
E pensate, e pensate-