Consumo tanto inchiostro quanto ho voglia di sfogarmi
Perché il chiosco dei bisogni già da tempo vende drammi
Fabbrico armi psichiche con cui vorrei spararmi
Un'onda di emozioni vivide mi affoga per salvarmi
Vorrei parlarti piuttosto che cantare
Io che scrivo per narrarti ogni mio sfogo personale
Ogni giorno qui a pensare bloccato dalle ossessioni
Le fobie che mi tormentano, come se fossero allucinazioni anzi, delucidazioni
Vorrei poter riuscire a fare ciò che voglio
Ma più mi impongo più i pensieri mi portano a fondo
È per questo che rifletto piuttosto di agire
Maturando con me stesso allo specchio senza niente da dire
Perché ad interagire non sono mai stato bravo
Ma con te è tutto diverso solo che non sono in grado
Di affermarmi e di prendere posizione
È una lotta continua nella mia testa tra persone, di diversa ideologia ed
Interpretazione
Sono sessioni di sole fobie e ossessioni, un carcere anossico
Fuori controllo ma con un cappio al collo, il mondo è tossico
Le parole sono come plastica, sintetiche
Emozioni sotto una maschera, claustrofobiche
Odio parlare io non so confrontarmi
Preferisco restare a guardare interagire gli altri
Amo gli spazi che lascia il silenzio
Le parole sono armi ma agli sguardi non c'è fraintendimento
Sai, le azioni parlano lasciando il segno
I consigli sono solo una perdita di tempo
Aria che dai polmoni si dissolve in mezzo al vento
Quanto inquinamento acustico
Il silenzio è troppo rustico
I tempi son moderni qua vogliono tutto e subito
Chi parla troppo è subdolo
Una frase detta bene incastra anche il meno stupido ma
Ghiacciai di parole si stanno sciogliendo
E questo mare di stronzate prima o poi ci sommergerà
Grideremo aiuto! arriverà il momento
E sarà il momento in cui nessuno qui ci aiuterà
Credo nell'uomo ma non nelle intenzioni, motivo per il quale nessuno si salverà
Sono sessioni di sole fobie e ossessioni, un carcere anossico
Fuori controllo ma con un cappio al collo, il mondo è tossico
Le parole sono come plastica, sintetiche
Emozioni sotto una maschera, claustrofobiche
Sempre a puntare il dito sempre pronti a farci guerra
Siamo pagine bianche di un libro vuoti come frutta acerba
Frutto della terra l'apparenza è in gamba, è esperta
Picchia duro a chi non vanta di bellezza ma...
Il fascino di essa sta nel succo contenuto
E l'apparenza prova invidia per il frutto maturo
L'odio che abbiamo in bocca diventerà cianuro
Trasmette più amore un gesto di colui che resta muto