Ho visto torri alte e un Paradiso,
crescere sopra isole deserte,
dov'eri tu quando parlavo tanto,
ed ero solo come è una bestemmia.
Torre d'avorio e pena nella notte,
cristallizzata nella tua agonia.
Dov'eri tu vestito da scolaro,
quando dormivo senza avere sonno,
dov'eri tu col tuo sorriso onesto,
dov'eri tu col tuo vestito hippy
e il tuo ospedale per amori infranti,
chiusi dentro un cassetto insieme al vino,
dov'eri tu col tuo buonumore.
Tu mi stavi ammazzando,
tu mi stavi ammazzando con amore.
E io dormivo dove era più freddo,
dentro il mio pozzo ormai senza pudore,
con il mio cuore stranamente nuovo
e mi dicevo adesso si che sto crescendo,
invece era soltanto una stazione,
certezza necessaria e sufficiente,
utile tutt'al più per affogare,
per liberarsi di un vestito stretto
ed indossarne uno un pò più largo.
Dov'eri tu che mi dicevi sempre,
"Guarda che bello, come siamo pazzi".
Dov'eri tu quando restavo zitto
ed ero ingenuo come era una bestemmia,
dov'eri tu con la pace nel cuore.
Tu mi stavi ammazzando,
tu mi stavi ammazzando con amore.
E adesso guarda ho rotto il mio orologio
e ho costruito la mia stanza a specchi
e cullo il mio suicidio come un bimbo
che aspetta il giorno che verrà Natale
e non invidio la tua casa bianca,
dove resisterai fino a cent'anni,
per finire su un letto di granito,
con il conforto della tua coscienza,
la mani nette e il cuore di cristallo
e i cani abbaieranno a mezzavoce.
Io forse allora non sarò più niente,
solo una X nel ciclo dell'azoto,
se c'è un inferno mi potrà ascoltare.
Buonanotte fratello,
buonanotte fratello con amore.