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Autogrill Video (MV)




Performed By: Francesco Guccini
Language: Italian
Length: 4:26
Written by: Francesco Guccini




Francesco Guccini - Autogrill Lyrics
Official




La ragazza dietro al banco mescolava birra chiara e Seven-up
E il sorriso da fossette e denti era da pubblicità
Come i visi alle pareti di quel piccolo autogrill
Mentre i sogni miei segreti li rombavano via i tir

Bella, d'una sua bellezza acerba, bionda senza averne l'aria
Quasi triste, come i fiori e l'erba di scarpata ferroviaria
Il silenzio era scalfito solo dalle mie chimere
Che tracciavo con un dito dentro ai cerchi del bicchiere

Basso il sole all'orizzonte colorava la vetrina
E stampava lampi e impronte sulla pompa da benzina
Lei specchiò alla soda-fountain quel suo viso da bambina
Ed io sentivo un'infelicità vicina

Vergognandomi, ma solo un poco appena, misi un disco nel juke-box
Per sentirmi quasi in una scena di un film vecchio della Fox
Ma per non gettarle in faccia qualche inutile cliché
Picchiettavo un indù in latta di una scatola di té

Ma nel gioco avrei dovuto dirle: "Senti, senti io ti vorrei parlare"
Poi prendendo la sua mano sopra al banco
Non so come cominciare
Non la vedi, non la tocchi oggi la malinconia?
Non lasciamo che trabocchi: vieni, andiamo, andiamo via

Terminò in un cigolio il mio disco d'atmosfera
Si sentì uno sgocciolio in quell'aria al neon e pesa
Sovrastò l'acciottolio quella mia frase sospesa
Ed io, ma poi arrivò una coppia di sorpresa

E in un attimo, ma come accade spesso, cambiò il volto d'ogni cosa
Cancellarono di colpo ogni riflesso le tendine in nylon rosa
Mi chiamò la strada bianca
Quant'è? Chiesi, e la pagai
Le lasciai un nickel di mancia, presi il resto e me ne andai
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Italian

La ragazza dietro al banco mescolava birra chiara e Seven-up
E il sorriso da fossette e denti era da pubblicità
Come i visi alle pareti di quel piccolo autogrill
Mentre i sogni miei segreti li rombavano via i tir

Bella, d'una sua bellezza acerba, bionda senza averne l'aria
Quasi triste, come i fiori e l'erba di scarpata ferroviaria
Il silenzio era scalfito solo dalle mie chimere
Che tracciavo con un dito dentro ai cerchi del bicchiere

Basso il sole all'orizzonte colorava la vetrina
E stampava lampi e impronte sulla pompa da benzina
Lei specchiò alla soda-fountain quel suo viso da bambina
Ed io sentivo un'infelicità vicina

Vergognandomi, ma solo un poco appena, misi un disco nel juke-box
Per sentirmi quasi in una scena di un film vecchio della Fox
Ma per non gettarle in faccia qualche inutile cliché
Picchiettavo un indù in latta di una scatola di té

Ma nel gioco avrei dovuto dirle: "Senti, senti io ti vorrei parlare"
Poi prendendo la sua mano sopra al banco
Non so come cominciare
Non la vedi, non la tocchi oggi la malinconia?
Non lasciamo che trabocchi: vieni, andiamo, andiamo via

Terminò in un cigolio il mio disco d'atmosfera
Si sentì uno sgocciolio in quell'aria al neon e pesa
Sovrastò l'acciottolio quella mia frase sospesa
Ed io, ma poi arrivò una coppia di sorpresa

E in un attimo, ma come accade spesso, cambiò il volto d'ogni cosa
Cancellarono di colpo ogni riflesso le tendine in nylon rosa
Mi chiamò la strada bianca
Quant'è? Chiesi, e la pagai
Le lasciai un nickel di mancia, presi il resto e me ne andai
[ Correct these Lyrics ]
Writer: Francesco Guccini
Copyright: Lyrics © Sony/ATV Music Publishing LLC, Warner Chappell Music, Inc.


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