Son cento giorni che è iniziato ormai il mio calvario
Da quando hai detto che il mondo è bello perché vario
A questa cosa lo confesso non ci ho mai creduto
Perché ricevono i mostri sempre più del dovuto
C'è in volo un angelo che aspetta solo il permesso
Per portarti via in quel posto che è sempre lo stesso
Dove il gioco del tempo segue regole strane
Dove la gabbianella mai nuota in mezzo al catrame
Ma vola in cielo e con lei ce ne sono tante altre
Con vite e nomi provenienti da qualsiasi parte
Senza il peso di un dubbio che corrode la mente
Di chi ha perso se stesso, di chi ha perso la gente
L'amore spesso è un gioco che non vale la candela
Ma io lo guardo come il lupo alla Luna piena
Canta la storia di un passante perso dentro al bosco
Che fa i conti col tempo ma poi resta sul posto
E non c'è più quella via, che mi porta a casa mia
Che ha degli alberi attorno è
Un labirinto che non ha, pareti ma parole
Di fuggire proprio non mi va
E son felice quando penso all'album che ho nascosto
Con le mie foto sopra un foglio e tu su quello opposto
Che finché resta chiuso io ti stringo in un abbraccio
Ma poi quando lo apro sai mi chiedo cosa faccio
Son solo due le parole che vorrei dirti ancora
E le sospiro, le trattengo ormai da un'altra ora
A te che cieca hai reso muta ogni mia emozione
Al vento che ti sfiora dedico questa canzone
E non c'è più quella via, che mi porta a casa mia
Che ha degli alberi attorno è
Un labirinto che non ha, pareti ma parole
Di fuggire proprio non mi va
Lo sai, che c'è? C'è che se un giorno torni da me
Ti direi che, sei ancora più bella mannaggia a me
Che stupido, come un bambino ti penserò
E ti spegnerai
Come una stella cadente, senza desiderio tu mi hai lasciato
In un freddo avvolgente. Riderai di me e di te perché
Non sarò più un perdente
Perché quel giorno ho liberato me
Perché quel giorno ho liberato me