"Mi chiamo Davis ma mica il cestista"
Terza parte, scherzi a parte pensa in quante canzoni
Con la penna in mano io che da apprendista nella mischia ho decodificato
E immortalato qua le mie passioni
Facile parlare su suoni sussurrando sensazioni che provi
Senza dare spiegazioni
Ma lascialo il tuo cuore sopra un foglio
Pensando che lui batterà fin quando muore il mondo (Muore il mondo)
Già ti vedo a ripensare lo rivoglio il suo ritorno
Se la gente non ascolta neanche i battiti suoi
Tra tanti dibatti di matti non ha più nemmeno gli attimi per non pensare al poi
E non fa come vuoi
Ricordo come fosse un brutto sogno ti senti distrutto un mondo
Vedi tutto buio intorno corro solo nell'oscuro e giuro giù non torno ma non ho visto
La mano che mi trascina dentro il baratro
Vieni dai vieni con me (Vieni con me)
Che credevi di salvarti da sto mondo col rap
Ma tu non sei nessuno e lo sai bene (lo sai)
Che vuoi solamente illuderti di non poter cadere
Ora sei sereno e per quanto? (Per quanto?)
Sei pieno di veleno nel farlo
Non discuti perché più te lo rimangi e più lo sputi sì perfino
Per sbaglio che destino beffardo
No non sei cambiato hai solo buttato più giorni
E sono meno quelli che ti restano
Ti è rimasto il vizio di sti cazzo di sogni che più ci pensi e meno ti interessano
Pensavi che io non tornassi a prenderti?
Che una cosa come me non te la meriti?
Sentimi ora io ti lascio andare ma sappi sto per tornare tu fatti due conti e pensaci
Spesso penso più a come mi ricorderanno
Che a vivere
Chissà se mi ricorderanno ridere
Saltalo quel limite
Che salvano le liriche
Che i numeri quando sei morto salgono a prescindere
Sai cos'è cambiato in quattro anni
Che ho capito come fare a raccontarmi
Perché prima stavo solo a ripensare a quanto
Io facessi male e a quanto pare a quanto ho sempre fatto tardi
Sì ma la gara con chi la facevo?
Mi sono immaginato una mia copia che mi odia
Perché non ero all'altezza dell'idea quando quella è la mia idea non una dea che controlla la mia persona
Di tempo ce ne ho messo per fare questo disegno
Non sono più lo stesso
Sono addirittura meglio
Magari mi rimpiangi a quando sveglio non lo ero
Ed ero solo senza suono sul suolo di sto sentiero
Allora è cosi quindi... eh? È così?
Quindi non ti fidi di me che sono te sono quella grinta che dentro porti da anni
Volevo nobilitarti andando nel mondo dei grandi
Ma è bastato avvicinarmici per mortificarmi
Sono tutti morti da anni eppure convivi con vivi che
Ai convivi si avvelenano a vicenda
E tutto ciò continua se non scappi ci si abitua ed è
Per questo che io ti apro gli occhi su un mondo di merda
Ma cosa devo fare o devo dire? Mica basta demolire per avere un lieto fine
Sì ma che vuoi dire?
Te lo spiegherei ma per farlo mi servirebbero almeno duecento rime
Come minimo tu sei un mio pensiero ed ho capito adesso
Per quale motivo non ti elimino
Perché mi hai donato quella scorza per resistere
La forza a non desistere neanche al momento critico
Tu sei il frutto di tutto il male e dello squallore
Nel cinismo speri di trovare protezione
Però no non hai ragione io lo so che è ben peggiore vivere
La vita nella tua prigione di grigiore
Se proprio devo battere qualcuno alla mia altezza batto me
E già capisco quanto mi abbia reso forte
E dopo avere detto questo lui mi guarda in viso fa
Un sorriso perché l'ho compreso e dopo si dissolve