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Confusione Video (MV)




Performed By: Ocsin
Length: 3:15
Written by: Matteo Pernisco




Ocsin - Confusione Lyrics




Stranamente mi ritrovo, dove?
Boh, ad essere il mio migliore amico ma pure il peggio nemico
E concretamente è la cosa più vera che provo
Perché il bordello che vedo fuori lo traspongo dentro
O forse c'è qualcosa che non va in me
Per questo se dico di sapere chi sono mento
Ma tanto là sotto in fondo so che lo sai te
Giudicami e scusati e ammettilo di aver esagerato
Quindi curati ma soprattutto curati del fatto
Che un vero saggio non dà affatto nulla per scontato
Poi fai te
Eh già che ce ne ho messo per apprenderlo di tempo
Sto concetto tanto che nel tempo sono riuscito a perderlo
Che appenderlo o tenerlo stretto ho lasciato ad esempio in pegno
Ciò che ho disperso nel petto e non riesco a riprenderlo
Serve sempre un compromesso qua e la sensibilità
E' quasi zero, perciò me ne frego di un mondo
Dove fare amicizie alla fine è facile ma non sul serio
Mentre per romperle davvero è così semplice che non credo
Abbia troppo senso inventarne un'app
Ed ecco che il cuore non prende mentre il telefono sempre
Ed è sempre che mente, mentre quell'organo se la viaggia male
Perché è perennemente in galleria, ma la mia forza
Sta pure nell'avere la luna così storta che sarei nella parte più nascosta
E della luce non volerne cercare più la scia
Per questo sai scrivo che vivo come non ci fosse un domani
Perché tra le mani ho lo ieri che resta, lo ieri che resta
Pensieri in sta testa che portano in posti lontani e sto a posto
Ma apposta non rompo legami, piuttosto da Giuda due baci
E lo sforzo lo faccio solo in questa merda
Che mi ci riporta più spesso qui in isolamento ma ambendo a tutt'altro
Non è più divertimento né allenamento e non si è trasformato soltanto
E' un'evoluzione, in divenire, per chiarire questa mia condizione
Levarmi da sta confusione e capire in conclusione a che scopo lo faccio
Riflettendoci un po' sopra non si trova risposta esatta
Come se si provasse a dire che l'anima pesa ventuno
E per questo è sottile, tipo, oppure chi lacrima solo per uno
E' meno sensibile di chi lo fa all'infinito

Cazzo, ci pensi mai?
Sono pazzo ormai, volo e foro il muro del suono da solo
Se per pilotarlo il jet mettessi la base per poi rapparci
Dei testi che tenni per la fase del riscattarmi
Scalzo, ci riesci sai, come i primi calzolai
Stimi enzimi che danno istinti emotivi che si sa pilotano te
Me ma chissà se puoi cambiarli per riuscire a capire se
Voglia ancora abbracciarti
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Stranamente mi ritrovo, dove?
Boh, ad essere il mio migliore amico ma pure il peggio nemico
E concretamente è la cosa più vera che provo
Perché il bordello che vedo fuori lo traspongo dentro
O forse c'è qualcosa che non va in me
Per questo se dico di sapere chi sono mento
Ma tanto là sotto in fondo so che lo sai te
Giudicami e scusati e ammettilo di aver esagerato
Quindi curati ma soprattutto curati del fatto
Che un vero saggio non dà affatto nulla per scontato
Poi fai te
Eh già che ce ne ho messo per apprenderlo di tempo
Sto concetto tanto che nel tempo sono riuscito a perderlo
Che appenderlo o tenerlo stretto ho lasciato ad esempio in pegno
Ciò che ho disperso nel petto e non riesco a riprenderlo
Serve sempre un compromesso qua e la sensibilità
E' quasi zero, perciò me ne frego di un mondo
Dove fare amicizie alla fine è facile ma non sul serio
Mentre per romperle davvero è così semplice che non credo
Abbia troppo senso inventarne un'app
Ed ecco che il cuore non prende mentre il telefono sempre
Ed è sempre che mente, mentre quell'organo se la viaggia male
Perché è perennemente in galleria, ma la mia forza
Sta pure nell'avere la luna così storta che sarei nella parte più nascosta
E della luce non volerne cercare più la scia
Per questo sai scrivo che vivo come non ci fosse un domani
Perché tra le mani ho lo ieri che resta, lo ieri che resta
Pensieri in sta testa che portano in posti lontani e sto a posto
Ma apposta non rompo legami, piuttosto da Giuda due baci
E lo sforzo lo faccio solo in questa merda
Che mi ci riporta più spesso qui in isolamento ma ambendo a tutt'altro
Non è più divertimento né allenamento e non si è trasformato soltanto
E' un'evoluzione, in divenire, per chiarire questa mia condizione
Levarmi da sta confusione e capire in conclusione a che scopo lo faccio
Riflettendoci un po' sopra non si trova risposta esatta
Come se si provasse a dire che l'anima pesa ventuno
E per questo è sottile, tipo, oppure chi lacrima solo per uno
E' meno sensibile di chi lo fa all'infinito

Cazzo, ci pensi mai?
Sono pazzo ormai, volo e foro il muro del suono da solo
Se per pilotarlo il jet mettessi la base per poi rapparci
Dei testi che tenni per la fase del riscattarmi
Scalzo, ci riesci sai, come i primi calzolai
Stimi enzimi che danno istinti emotivi che si sa pilotano te
Me ma chissà se puoi cambiarli per riuscire a capire se
Voglia ancora abbracciarti
[ Correct these Lyrics ]
Writer: Matteo Pernisco
Copyright: Lyrics © O/B/O DistroKid

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