Li vedo camminare lenti
interminabili corsie
o ciondolare sonnolenti
a bocca aperta per le vie
sbarre di vetro alle finestre
e in fondo all'anima chissà
che solitudine terrestre
che abissi di fragilità.
Li vedo senza le catene
né cuffie per l'elettroshock
con i calmanti nelle vene
li vedo come in un Van Gogh
parlano e ridono da soli
e in questa nave di follia
fanno le vele coi lenzuoli
e rotta per la lontanissima Utopia.
Senza passato né futuro
li vedo sbandano qua e là
è un pipistrello il mare oscuro
che insegue l'anima a zig-zag
li sento urlare disperati
come sirene in agonia
come bambini abbandonati
per sempre in questa galleria
li vedo piangere all'aperto
ma non sapranno mai perché
intorno è solo un gran deserto
né come mai per loro amore non ce n'è.
Ci fosse un Dio
nell'infinito
lui lo vorrebbe
accanto a se
questo suo popolo
smarrito
e forse un Dio
per loro c'è.
Li vedo in giro sono tanti
diversi e uguali a tutti noi
quando è un inferno andare avanti
quando ti perdi
e accade a tutti
prima o poi.
Ci fosse un Dio
nell'infinito
lui lo vorrebbe
accanto a se
questo suo popolo
smarrito
e forse un Dio
per loro c'è
ci fosse un Dio
nell'infinito
ci fosse un Dio
nell'infinito
ci fosse un Dio