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Rancore - S.U.N.S.H.I.N.E. Lyrics



Rancore - S.U.N.S.H.I.N.E. Lyrics
Official




[ Featuring DJ Myke ]

Il ritmo di lavoro nelle officine è diventato così intenso
Che esaurisce un uomo nel corso di non molti anni
Ma è accaduto come per le api dell'amaro verso
Col quale Virgilio accusava i profittatori dell'opera sua
Ricordate, voi fate il miele, o api
Ma sono altri lo godono

Iniziare non vuol dire che dovrai finire
Non mi dire che tu sai predire l'avvenire
L'universo è già nero, non si può annerire
Stupidi, quando ci iniziamo ad avvilire
Eppure quanta merda devi odorare, un mare
Quante piccole bugie devi aderire al fine
Di adorare nuovi soli appassiti di luce
Manichini per chi cuce vestiti da ballerine
Fate ridere, belle rime
Ma quand'è che inizi a scrivere?
Anche quando incidi
È difficile decidere di uccidere
Con le parole anche se fai omicidi
Difficile che un suono come questo possa vivere
Se non lo vedi come una cosa sola e lo dividi
Ridi, forza, ridi
Ma c'è chi quando guarda il cielo vede pioggia di meteoriti
Cerca nella tua testa quella follia
Senza ipocrisia nel richiamo della foresta
Densa questa tendenza, questa mania
Di supremazia, qui nessuno ne vive senza
Morti, siamo rinati nel tempo di una sigaretta
Siamo tornati, c'era la messa
Essere belli come il sole non serve
Se non brilli più di luce riflessa, perché

Dopo essere stati in luoghi ormai devastati
Dove non senti i piedi, dove non batte neanche il sole
Dove devi generare un sole che se no non vedi
Essere nati, essere programmati, essere schiavi
Rasserenati dall'amare il sole
Tu non devi venerare il sole
Ma la luce che vedi
Luce, tu curi i mali di chi lo vuole
Conduci nei tuoi viali finché si muore
Ti arrampichi all'orizzonte
Fai scavalcare il sole oltre questi pianeti
Tanto per quanta forza è nella tua voce
È lenta la luce ha fretta ed è più veloce
Chiedi alla luce di spingere il sole oltre queste pareti

Basta un interruttore che vedi un sole, ma
Chiuso dentro le stanze della città
Tanto per quanta fretta hanno le persone qua
Basterà pure un sole fatto a metà
Troppa la depressione, attento prima che ti butti
Meglio che smetti, per carità
Forse ultimamente è drogato anche l'amore
Davanti a tutti si fa case, chiusi in case
Eppure aumenta l'insicurezza e si ruba l'identità
Sai, ogni fase gira seguendo un'onda che tornerà
Perché il mondo è rotondità
Dai, come vivi senza colpevolezza se hai
Consapevolezza della realtà?
Myke, dammi una base che io ci scrivo un'altezza
Li colpiremo in profondità
Scappo nel bene, nuoto tra le balene, tappo il naso
In verità che nota ha la libertà?
Tanto viene come viene questa vita si sa
Poi con l'età supererà la superficialità
Meglio non vivere una super felicità
Se ti controllano come un computer con facilità
I nostri veri padri chi ce li ridà?
Meglio nulla che ereditare aridità
Urla, non è musica per due scolare
Nella fase del problema cardiovascolare
Questa musica ci fa sgolare, la metrica è la verità
È la tua numerica rapidità
Se le idee non necessitano avidità
Ed un sole non è certo avido di luminosità
Sembriamo frutto di attentati dall'aldilà
Quasi tutti modificati nel DNA

Dopo essere stati in luoghi ormai devastati
Dove non senti i piedi, dove non batte neanche il sole
Dove devi generare un sole che se no non vedi
Essere nati, essere programmati, essere schiavi
Rasserenati dall'amare il sole
Tu non devi venerare il sole
Ma la luce che vedi
Luce, tu curi i mali di chi lo vuole
Conduci nei tuoi viali finché si muore
Ti arrampichi all'orizzonte
Fai scavalcare il sole oltre questi pianeti
Tanto per quanta forza è nella tua voce
È lenta la luce ha fretta ed è più veloce
Chiedi alla luce di spingere il sole oltre queste pareti

Iniziare non vuol dire che dovrai finire
Non mi dire che tu sai predire l'avvenire
Solo sangue scende, il cielo nero vinile
Mentre una biro collegata sputa la bile
E sognare non vuol dire che stai lì a dormire
Essere per strada non è stare in un cortile
In fondo noi siamo bravi a farci capire
Tu continua a guardare l'artista e non quanto è abile
A usare puntine, puntare alle rime
Che è come uccidere però non essere mai condannabile
Fino alla fine, per questo fino alla fine
La musica sarà il gonfiabile
Noi il gas infiammabile
Fuoco oltre le linee, cosa divide un confine?
Cosa deprime le nostre vite?
Un gioco, con due dischi potrà sembrarti
Poco, ma ti porterà in un altro luogo
Dite quello che dite
Viviamo come in una giungla di deficienti sempre più folta
Da quando la lista dei tuoi sogni è diventata più lunga
Qui la lista della spesa è più corta
Ride la gente ride, non ascolta
Cercano una penombra che nasconda
Si alzano i gradi, la testa è sgombra
Ma è pronta per una protesta perché

Dopo essere stati in luoghi ormai devastati
Dove non senti i piedi, dove non batte neanche il sole
Dove devi generare un sole che se no non vedi
Essere nati, essere programmati, essere schiavi
Rasserenati dall'amare il sole
Tu non devi venerare il sole
Ma la luce che vedi
Luce, tu curi i mali di chi lo vuole
Conduci nei tuoi viali finché si muore
Ti arrampichi all'orizzonte
Fai scavalcare il sole oltre questi pianeti
Tanto per quanta forza è nella tua voce
È lenta la luce ha fretta ed è più veloce
Chiedi alla luce di spingere il sole oltre queste pareti

Ghiaccio sui tetti di questo villaggio
Adagio si scioglie
Non ne resterà uno stralcio
Squarcio tra nuvole e poi sbuca un raggio
Assumo coraggio per stare quaggiù
Ghiaccio sui tetti di questo villaggio
Adagio si scioglie
Non ne resterà uno stralcio
Squarcio tra nuvole e poi sbuca un raggio
Assumo coraggio per stare quaggiù

Giù, giù, per stare quaggiù
Tanto per quanta forza è nella tua voce
(Per stare quaggiù)
Conta, la luce ha fretta ed è più veloce
(Per stare quaggiù)
Luce che curi i mali di chi lo vuole
(Per stare quaggiù)
Porti nei tuoi viali finché si muore
(Per stare quaggiù)
Tanto per quanta forza è nella tua voce
(Per stare quaggiù)
Conta, la luce ha fretta ed è più veloce
(Per stare quaggiù, giù, giù)
Per stare quaggiù

Per stare

Per stare quaggiù (giù, giù, giù)
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Il ritmo di lavoro nelle officine è diventato così intenso
Che esaurisce un uomo nel corso di non molti anni
Ma è accaduto come per le api dell'amaro verso
Col quale Virgilio accusava i profittatori dell'opera sua
Ricordate, voi fate il miele, o api
Ma sono altri lo godono

Iniziare non vuol dire che dovrai finire
Non mi dire che tu sai predire l'avvenire
L'universo è già nero, non si può annerire
Stupidi, quando ci iniziamo ad avvilire
Eppure quanta merda devi odorare, un mare
Quante piccole bugie devi aderire al fine
Di adorare nuovi soli appassiti di luce
Manichini per chi cuce vestiti da ballerine
Fate ridere, belle rime
Ma quand'è che inizi a scrivere?
Anche quando incidi
È difficile decidere di uccidere
Con le parole anche se fai omicidi
Difficile che un suono come questo possa vivere
Se non lo vedi come una cosa sola e lo dividi
Ridi, forza, ridi
Ma c'è chi quando guarda il cielo vede pioggia di meteoriti
Cerca nella tua testa quella follia
Senza ipocrisia nel richiamo della foresta
Densa questa tendenza, questa mania
Di supremazia, qui nessuno ne vive senza
Morti, siamo rinati nel tempo di una sigaretta
Siamo tornati, c'era la messa
Essere belli come il sole non serve
Se non brilli più di luce riflessa, perché

Dopo essere stati in luoghi ormai devastati
Dove non senti i piedi, dove non batte neanche il sole
Dove devi generare un sole che se no non vedi
Essere nati, essere programmati, essere schiavi
Rasserenati dall'amare il sole
Tu non devi venerare il sole
Ma la luce che vedi
Luce, tu curi i mali di chi lo vuole
Conduci nei tuoi viali finché si muore
Ti arrampichi all'orizzonte
Fai scavalcare il sole oltre questi pianeti
Tanto per quanta forza è nella tua voce
È lenta la luce ha fretta ed è più veloce
Chiedi alla luce di spingere il sole oltre queste pareti

Basta un interruttore che vedi un sole, ma
Chiuso dentro le stanze della città
Tanto per quanta fretta hanno le persone qua
Basterà pure un sole fatto a metà
Troppa la depressione, attento prima che ti butti
Meglio che smetti, per carità
Forse ultimamente è drogato anche l'amore
Davanti a tutti si fa case, chiusi in case
Eppure aumenta l'insicurezza e si ruba l'identità
Sai, ogni fase gira seguendo un'onda che tornerà
Perché il mondo è rotondità
Dai, come vivi senza colpevolezza se hai
Consapevolezza della realtà?
Myke, dammi una base che io ci scrivo un'altezza
Li colpiremo in profondità
Scappo nel bene, nuoto tra le balene, tappo il naso
In verità che nota ha la libertà?
Tanto viene come viene questa vita si sa
Poi con l'età supererà la superficialità
Meglio non vivere una super felicità
Se ti controllano come un computer con facilità
I nostri veri padri chi ce li ridà?
Meglio nulla che ereditare aridità
Urla, non è musica per due scolare
Nella fase del problema cardiovascolare
Questa musica ci fa sgolare, la metrica è la verità
È la tua numerica rapidità
Se le idee non necessitano avidità
Ed un sole non è certo avido di luminosità
Sembriamo frutto di attentati dall'aldilà
Quasi tutti modificati nel DNA

Dopo essere stati in luoghi ormai devastati
Dove non senti i piedi, dove non batte neanche il sole
Dove devi generare un sole che se no non vedi
Essere nati, essere programmati, essere schiavi
Rasserenati dall'amare il sole
Tu non devi venerare il sole
Ma la luce che vedi
Luce, tu curi i mali di chi lo vuole
Conduci nei tuoi viali finché si muore
Ti arrampichi all'orizzonte
Fai scavalcare il sole oltre questi pianeti
Tanto per quanta forza è nella tua voce
È lenta la luce ha fretta ed è più veloce
Chiedi alla luce di spingere il sole oltre queste pareti

Iniziare non vuol dire che dovrai finire
Non mi dire che tu sai predire l'avvenire
Solo sangue scende, il cielo nero vinile
Mentre una biro collegata sputa la bile
E sognare non vuol dire che stai lì a dormire
Essere per strada non è stare in un cortile
In fondo noi siamo bravi a farci capire
Tu continua a guardare l'artista e non quanto è abile
A usare puntine, puntare alle rime
Che è come uccidere però non essere mai condannabile
Fino alla fine, per questo fino alla fine
La musica sarà il gonfiabile
Noi il gas infiammabile
Fuoco oltre le linee, cosa divide un confine?
Cosa deprime le nostre vite?
Un gioco, con due dischi potrà sembrarti
Poco, ma ti porterà in un altro luogo
Dite quello che dite
Viviamo come in una giungla di deficienti sempre più folta
Da quando la lista dei tuoi sogni è diventata più lunga
Qui la lista della spesa è più corta
Ride la gente ride, non ascolta
Cercano una penombra che nasconda
Si alzano i gradi, la testa è sgombra
Ma è pronta per una protesta perché

Dopo essere stati in luoghi ormai devastati
Dove non senti i piedi, dove non batte neanche il sole
Dove devi generare un sole che se no non vedi
Essere nati, essere programmati, essere schiavi
Rasserenati dall'amare il sole
Tu non devi venerare il sole
Ma la luce che vedi
Luce, tu curi i mali di chi lo vuole
Conduci nei tuoi viali finché si muore
Ti arrampichi all'orizzonte
Fai scavalcare il sole oltre questi pianeti
Tanto per quanta forza è nella tua voce
È lenta la luce ha fretta ed è più veloce
Chiedi alla luce di spingere il sole oltre queste pareti

Ghiaccio sui tetti di questo villaggio
Adagio si scioglie
Non ne resterà uno stralcio
Squarcio tra nuvole e poi sbuca un raggio
Assumo coraggio per stare quaggiù
Ghiaccio sui tetti di questo villaggio
Adagio si scioglie
Non ne resterà uno stralcio
Squarcio tra nuvole e poi sbuca un raggio
Assumo coraggio per stare quaggiù

Giù, giù, per stare quaggiù
Tanto per quanta forza è nella tua voce
(Per stare quaggiù)
Conta, la luce ha fretta ed è più veloce
(Per stare quaggiù)
Luce che curi i mali di chi lo vuole
(Per stare quaggiù)
Porti nei tuoi viali finché si muore
(Per stare quaggiù)
Tanto per quanta forza è nella tua voce
(Per stare quaggiù)
Conta, la luce ha fretta ed è più veloce
(Per stare quaggiù, giù, giù)
Per stare quaggiù

Per stare

Per stare quaggiù (giù, giù, giù)
[ Correct these Lyrics ]
Writer: Marco Micheloni, John Murphy, Tarek Iurcich
Copyright: Lyrics © Sony/ATV Music Publishing LLC

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Rancore - S.U.N.S.H.I.N.E. Video
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Performed By: Rancore
Featuring: DJ Myke
Length: 7:53
Written by: Marco Micheloni, John Murphy, Tarek Iurcich

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