Ho scritto un pezzo in un minuto, uno in un'ora
Uno in un giorno, uno in un anno
Secondo te cosa ci fanno, coi nostri sogni
Chi se li prende? a chi li vende? li taglieranno
Saranno nitidi com'erano? Nidi di rondini pronte per un cielo etereo
L'eterno non si conta è solo un viaggio in uno stereo
L'inverno ghiaccia il sole ed i suoi raggi non accecano, mi pregano
Di tornare ad ascoltarli
Di vivere gli affanni
Di perdermi nel tempo, nei mesi, negli anni
Di vivere nel vento, mi ascolti, mi parli
Sono io che mi invento, sono io che ti invento
Sono io che mi perdo, dentro, me
Mi chiedo quanto spendo, mi chiedo se mi spendo
Mi spengo, per sempre, mi arrendo a te
Ho inserito vent'anni in un caricatore
E mi è rimasto un solo colpo in canna
Mi sta tremando la mano per il dolore, cos'è
Che mi tiene dallo spararti in faccia
E non basta, non basta
Finchè il cuore si devasta, lui devasta
Scende una lacrima e casca, si casca
Sulla tua foto che ho in tasca, in tasca
Soffia il maestrale e non passa, non passa
Porteró il sole in Alaska, in Alaska
Il cuore è cieco lui tasta, lui tasta
Gridando al cielo "su Alzati, avanza!" in
Questa terra vasta, cosí vasta
Aspetto ancora risposta, una risposta
Steso in un letto di plastica, che graffia
Sognando il cielo di Mosca, di Mosca
Ho scritto un pezzo in un minuto, solo per noia
Solo per gioco, solo per esistere
L'ho cantato una vita intera, per reprimere
Il desiderio di vivere per il limite
Ridere, voglio vederti ridere
Simile, voglio sentirti simile
A me a ciò che puoi imprimere
In una storia che non riesci a esprimere
Ho schifato il mio riflesso è servito a niente
Ho superato me stesso e non è servito a niente
Ho perso la ragione, non è servito a niente
L'ho ritrovata nel tuo amore, è servito a niente
Come se serva che serva ogni cosa
Ogni promessa è serva e padrona di un uomo
Promisi di starti accanto per un altra ora
Parlavo ad uno specchio ed ora mi sento solo
Ho inserito un minuto in un caricatore
Spareró e non avremo piú tempo
Vivremo ancora in quelle ore perse dove
Sogni crescevano dal cemento
E non basta, non basta
Finchè il cuore si devasta, lui devasta
Scende una lacrima e casca, si casca
Sulla tua foto che ho in tasca, in tasca
Soffia il maestrale e non passa, non passa
Porteró il sole in Alaska, in Alaska
Il cuore è cieco lui tasta, lui tasta
Gridando al cielo "su Alzati, avanza!" in
Questa terra vasta, cosí vasta
Aspetto ancora risposta, una risposta
Steso in un letto di plastica, che graffia
Sognando il cielo di mosca, di Mosca