(M.Fabrizio/G.Morra)
Poi e poi
ci siamo noi,
noi con i nostri tempi:
tempi di astronomia,
pianeti che cadono giù,
stelle che non brillano più;
e noi, se vuoi, al riparo in qualche cantina,
vicini su un letto di fortuna
mentre passa su noi il duemila;
e poi e poi alla larga dai tristi e dai santoni,
lontani da un mondo che va in frantumi
noi non ci perderemo mai.
Compagnia,
vecchia mia,
siamo buona poesia
siamo il centro di una vita che rotola via;
che sarà, che saremo chissà
tutto qui cambierà:
forse tutto, ma non
io e te.
Poi e poi
ci saremo noi,
coi nostri vecchi tempi:
tempi di melodia,
di amici che non vanno via,
di chissà che diavoleria;
e noi, se vuoi, razza di chi poi s'innamora
anche sopra una polveriera,
via dalla gente che dispera;
e poi e poi notti che andranno a meraviglia,
insieme lontani mille miglia
non saremo soli mai.
Compagnia,
vecchia mia,
siamo grande magia
siamo dentro a un incantesimo che ci porta via;
che accadrà, che faremo chissà
nel futuro che c'è
tutto cambia, ma non
io e te.
Compagnia,
vecchia mia,
siamo buona poesia
siamo gli attimi di un tempo che scivola via;
che sarà, chi saremo chissà
tutto qui cambierà
forse tutto, ma non
io e te.
Compagnia,
vecchia mia,
siamo grande magia
siamo un punto in un mare che naviga via;
che accadrà, che faremo chissà
nel futuro che c'è
tutto cambia, ma non
io e te.