(M.Fabrizio/G.Morra/R.Fogli)
38 gradi sulla città,
in fila indiana tutti quanti,
uno spuntino,
birra e panino
alla partenza siamo pronti;
c'è un grande sole, si soffre un po',
è già nell'aria il Messico;
uno fidato mi ha detto che
le donne sono fantastiche,
mille avventure lo so vivrò
sono italiano,
simpatico;
ma che aspettiamo, in Messico
evviva, viva il Messico.
Una notizia nell'aria aleggia,
un po' di panico serpeggia
bagagli, mogli e quanti figli
con occhi attenti, da conigli
e già da un'ora è sciopero,
più non si vola in Messico;
c'è chi si arrabbia e chi va via,
Messico a casa o all'osteria
rotte le file, finisce qui
viaggio organizzato del lunedì;
noi andavamo in Messico
evviva, viva il Messico.
Ritorno alla normalità,
al brutto vivere di sempre
e niente donne né felicità,
nulla che sia un po' divertente;
noia e lavoro, spinte sul tram,
poi qualche volta al cinema,
ma non è giusto io non ci sto,
un giorno di questi mi ribellerò
e per le strade, armato o no,
la mia rivolta io griderò:
alla riscossa, il Messico
che bella mossa, il Messico
evviva, evviva, il Messico
evviva, evviva, il Messico.